Martedì 12 marzo 2019 ore 20.45

          Sala Polivalente CDT – Largo Barale n.1 – Cuneo

         “ Essere giornalista, scrittrice, libertaria, oggi”

Tiziana Barillà è scrittrice, giornalista professionista, cofondatrice della rivista “Il Salto”. Nata a Reggio Calabria nel 1979 scrive di politica, migranti, lavoro, diritti umani, musica. Vive a Perugia ma rimane legata alla sua terra occupandosi di tante tematiche. Oltre a raccontarci la sua professione,  qui a Cuneo Tiziana ci parlerà del suo libro pubblicato nel 2017, “Mimì Capatosta – Mimmo Lucano e in modello Riace”. Nella primavera 2016 la prestigiosa rivista americana Fortune, come di consueto, pubblica la lista dei 50 World Greatest Leaders, gli uomini e le donne più influenti al mondo. Insieme a Papa Bergoglio, Angela Merkel, Aung San Suu Kyi, Obama e Bono Vox, al quarantesimo posto, c’è lui, Mimmo Lucano. Il sindaco di un piccolissimo comune calabrese, Riace. È l’unico italiano nella lista. Gli Stati Uniti ci costringono a una sveglia improvvisa. All’estremo sud d’Italia, ai piedi dell’Aspromonte, in piena Locride, c’è il sindaco migliore del mondo. Lui la chiama “l’utopia della normalità”. Iniziata nel 1998 con il primo sbarco di curdi a Riace, da quando è sindaco, il suo comune ha ospitato più di 6.000  immigrati che hanno ripopolato la sua piccola cittadina. Un quarto dei suoi concittadini non sono nati in Calabria: arrivano dall’Afghanistan, dal Senegal, dal Mali, hanno rischiato la vita attraversando il Mediterraneo e a Riace hanno trovato una casa. C’è chi fa da traduttore, chi si prende cura delle piante del centro storico, chi fa la raccolta differenziata con un carretto trainato da un asino e chi si prende cura della pulizia della spiaggia di Riace marina. Un modello, quello di Riace, che è stato esportato in altri comuni della Locride e che in un momento storico dove si alzano muri e si ripristinano frontiere, sembra non solo essere una speranza di un futuro migliore, ma una reale alternativa economica. Attraverso incontri, viaggi e la condivisione di un’appartenenza territoriale e ideologica, Tiziana Barillà ci consegna un ritratto approfondito.